La location
Il Museo ospita circa 2000 reperti archeologici provenienti da scavi in Canosa e in tombe del V - III secolo a.C. Si trovano iscrizioni, sculture, bassorilievi, marmi, monete, gioielli, ceramiche e vasi che risalgono ad un vasto arco di tempo di circa 1500 anni (dal VI -V secolo a.C. al IX-X secolo): dal preistorico, dauno, romano, paleocristiano e bizantino-medioevale.


Teche per oggetti di piccole dimensioni.
Restyling di teche esistenti.


Il Progetto
L'allestimento del museo è stato realizzato mediante sequenze tematiche collocate in progressione. Complessivamente sono state allestite sette sale: oggetti di ceramica a figure rosse e anfore (prima stanza); ampolle, brocche, coppe, vasetti, anforette ed altri oggetti (seconda stanza); lucerne ebraiche, romane e cristiane (terza stanza); monete di Canusium (quarta stanza); askoi e lekanoi policromati, iscrizioni iapigie, greche e latine e i reperti della Tomba degli Ori rimasti a Canosa (quinta stanza); olle di diverse dimensioni (sesta stanza); frammenti di ceramica medievale e selci di neolitiche (settima stanza).

Teche freestanding autoportanti.
Teche dedicate ad olle e brocche di diverse dimensioni.

L'intervento
Intervento importante perché si è concretizzato in un restyling delle vetrine già esistenti, le quali sono state illuminate con fari linea LED e spot LED e attrezzate al loro interno con nuovi apparati espositivi e didascalici e con un sistema di controllo passivo dei valori igrometrici.
Particolare attenzione è stata riservata alla movimentazione dei reperti archeologici e alla loro sistemazione all’interno delle teche senza l’ausilio di alcun elemento o supporto aggiuntivo, rendendo la fruizione immediata e non condizionata da materiali di disturbo quali plexiglass o similari.
Si è provveduto, inoltre, ad integrare l’allestimento con nuove vetrine e piedistalli e alla riqualificazione e illuminazione di tutte le sale del museo con binari elettrificati e proiettori LED, oltre che all’ ideazione della comunicazione istituzionale.
